COMPOSING NATURE 2024: CONCERTO FINALE

29 agosto 2024 – ore 18.00

 

Centro Congressi Lavarone – fraz. Gionghi 107, Lavarone (TN)

Giovedì 29 agosto 2024
Composing Nature
Concerto finale della masterclass di composizione per percussioni

In collaborazione con Conservatorio “C. Pollini” Padova, APT Alpe Cimbra e Comune di Lavarone

Art percussion ensemble
Massimo Pastore
tutor: Giovanni Bonato, Massimo Pastore

Centro Congressi di Lavarone
Fraz. Gionghi, 107  – Lavarone (TN)
ore 18.00

Ingresso libero

***

Programma: nuovi brani composti dai partecipanti alla masterclass “Composing Nature”

Samuel Mason, Lake Lavarone 

Arturo Susani, Salbanej in fucina

Enrico Zordan, Slaghenaufi

Yang Liu, Invisible Valley II

Raphaëlle Aoun, Vaches Alpines

Lukas Sukharev, Astach

Gabriele Marana, The Dragon of Vaia

Tutti i brani sono in prima esecuzione assoluta.

Con il concerto di giovedì 29 agosto 2024 alle ore 18.00 al Centro Congressi di Lavarone si conclude la quarta edizione del progetto «Composing Nature», un corso estivo di composizione musicale aperto a studenti e studentesse di tutto il mondo, tra i pochi ad essere dedicato esclusivamente agli strumenti a percussioni. Nel corso della serata l’Art Percussion Ensemble diretto da Massimo Pastore presenterà i brani musicali che i partecipanti al corso, guidati dal compositore Giovanni Bonato e dallo stesso maestro Pastore, hanno composto ispirandosi al territorio dell’Alpe Cimbra e ai suoi meravigliosi ambienti naturali.

«Composing Nature» è un progetto realizzato dall’associazione padovana Taverna Maderna in collaborazione con il Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova, il Comune di Lavarone e l’APT Alpe Cimbra. In questa quarta edizione il progetto ha visto una buona adesione da parte di compositori e compositrici di varie provenienze (Italia, Germania, Russia, Cina, Stati Uniti). Ai corsisti è stato fornito in anticipo materiale sul territorio di Lavarone e la sua storia, offrendo loro la possibilità di trarre ispirazione da tratti della cultura e dell’ambiente locale. Durante il corso gli studenti di composizione sono stati invitati a conoscere il territorio tramite passeggiate ed escursioni, ed è stata data loro l’opportunità di confrontarsi con i maestri e di provare i propri brani con l’ensemble con l’ensemble in residence.

Il risultato è un concerto vario ed appassionante in cui diversi stili musicali personali convivono con la volontà comune di esplorare il territorio e di rendere omaggio, in musica, al suo fascino unico, alla varietà dei suoi ambienti sonori e alla sua storia.

Samuel Mason, Lake Lavarone

Composing Lake Lavarone was a challenge for me – it was a challenge to think in terms of rhythm and timbre as opposed to melody and harmony, which I’m more accustomed to. Even though Lake Lavarone is a still body of water, I wanted the rhythms in this piece to convey forward motion, like runoff after a storm causing a strong current in a river. I was more economical with my material in this composition than I usually am, using only a handful of short phrases and modifying them, as well as recontextualizing them, throughout the piece. 

Arturo Susani, Salbanej in fucina

Un piccolo folletto di queste montagne è svegliato da dei rumori insoliti. Incuriosito, si avvia alla ricerca della sorgente di questo rumore, che scopre essere una fabbrica.
L’incontro con l’attività umana non è traumatico, perché le attività di qui conoscono e rispettano il proprio territorio, ma è anzi un’influenza positiva.

Enrico Zordan, Slaghenaufi

Slaghenaufi è un brano che intende rappresentare un “viaggio” all’interno del famoso cimitero austriaco. A primo impatto le tombe sono tutte uguali ma, scavando in profondità, si trova la tragica storia che ha coinvolto gli uomini e le donne lì seppelliti. Una storia di guerra e di dolore, che ora riposa in un’area silenziosa immersa nella natura.

Yang Liu, Invisible Valley II

This is the second piece of my Invisible Valley series. It describes a peaceful night in the Lavarone area. Because it’s totally dark in the evening, we can’t see the beautiful mountains and valleys, so I named this piece Invisible Valley. We have been to many beautiful places around Gionghi with other composers and professors, which gave me numerous inspirations. Especially one night, we went to see the dragon in the middle of the night. With the stars in the sky and the sound of nature, the beautiful environment strongly inspired me to write this piece.

Raphaëlle Aoun, Vaches Alpines

Vaches alpines – in English “Alpine Cows” – draws a landscape of the alpine mountains. From church bells to cowbells, it takes inspiration from natural aspects in the Italian mountain area. The piece contrasts between abstract soundscapes to concrete dancing cow music.

Lukas Sukharev, Astach

Astach is the name of the Astico stream in the Cimbrian language. But this is not only an appeal to the language as the most ancient part of the culture of these places. It is also a look back into the depths of centuries into the history of the Paleolithic when hunters came to the stream to drink or go fishing. This piece is not a narrative. It is a contemplation, an impression, an image of constantly changing water. Drop by drop it paves its path to finally become a river by overcoming all the stones, bends of the riverbed and waterfalls on the way.

Gabriele Marana, The Dragon of Vaia

Se si guarda sopra l’altura della frazione di Magré, un drago alato color nero pece appare sulle pendici della montagna.
La leggenda narra che un fortissimo temporale abbia devastato foreste intere facendo cadere milioni e milioni di alberi.
Il drago arrivò in soccorso, ma fuoco e fiamme si abbatterono sul territorio trentino e veneto.
Purtroppo il drago bruciò… ma l’arrivo delle pioggie permisero alla natura nuova vita ed il drago si risveglio dalle sue stesse ceneri.
In questo pezzo vi sono molti suoni che ricordano il drago, il temporale, il fuoco, ma per ricreare la pioggia abbiamo bisogno dell’aiuto del pubblico.
Solo attraverso il vostro aiuto il Drago Vaia potrà ritornare a respirare.

Giovanni Bonato è nato a Schio nel 1961 e ha studiato con Fabio Vacchi e Adriano Guarnieri diplomandosi poi al Conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida di Giacomo Manzoni. E’ autore di numerosi brani di musica cameristica, corale e sinfonica con i quali si è distinto sia in campo nazionale sia in quello internazionale. Ha ricevuto diversi riconoscimenti in premi e concorsi internazionali di prestigio (“A.Casella”, “G. d’Arezzo”, Città di Trieste, “G. Contilli”, I.C.O.N.S., 2 Agosto, Rhein-Ruhr, “G. Petrassi”, 50th Tokyo Met. Go., Wiener Int. Kw., Schiedmayer Preis, “F. Evangelisti”, “Uuno Klami” Competition, Prix “Reine Marie José”, Premio “Reina Sofia”, Premio “F. Siciliani”, Premio “K. Szymanowski”   per citarne alcuni). I suoi lavori sono stati eseguiti da interpreti di fama internazionale come: Quartetto Arditti, Kazushi Ono, A. Tamayo, G. Neuhold, Ex Novo Ensemble, H. Starreveld, D. Callegari, M. Brunello, F.M. Bressan, Athestis Chorus, D. Nordio, S. Tasca, L. Slatkin, Neue Vocalsolisten Stuttgart, F. Erle, Duo Alterno, Estonian National Male Choir, A. Soots, J. Nikkola, E. Ericson, World Youth Choir, F. Sjöberg, Ensemble Vocal Séquence, L. Gay, Coro e Orchestra dell’Acc. N. di S. Cecilia, M. Buchberger, L. Segerstam, Tower Voices New Zealand, Kymi Sinfonietta, Y. Shinozaki, Coenobium Vocale, J. Berger, D. Zaltron, S. Kuret, Vokalna Ak. Ljubljana, J. L. Temes, Coro e Orchestra della RTVE, M. Pastore, F. Gamba, E. Bronzi, St. Jacob’s Chamber Choir, G. Graden, Tone Tomšic. Designato quale “compositore in residence” dall’Orchestra di Padova e del Veneto (dir. art. M. Brunello) per la Stagione Concertistica 2002-2003,  e “compositore ospite” ad Asiagofestival 2011, le sue composizioni sono trasmesse dalle maggiori emittenti radiofoniche europee e sono state pubblicate da molte delle più importanti case editrici musicali: Ricordi, Rugginenti, Agenda, Salabert, A Coeur Joie, Edition Ferrimontana, Ed. Fondazione G. d’Arezzo, Suvini-Zerboni, Ed. Feniarco, Astrum, V. Nickel Musikverlag, Helbling Verlag.  Spesso figura quale membro di giuria in importanti premi internazionali, nonché invitato in prestigiosi festival. Ha iniziato la sua attività di docente nel 1987 al Conservatorio “J. Tomadini” di Udine; dal 1992 è insegnante di Armonia Contrappunto Fuga e Composizione al Conservatorio “C. Pollini” di Padova.

Multi-strumentista nel campo delle percussioni, Massimo Pastore si è diplomato con il massimo dei voti e lode al Conservatorio di musica di Ferrara; in seguito si è perfezionato all’Accademia dello Jutland in Danimarca con Gert Mortensen e Einar Nielsen e, tra gli altri, con David Searcy, timpanista del Teatro “La Scala” di Milano. Dal 1986 svolge una qualificata attività concertistica con formazioni di musica da camera e orchestre lirico – sinfoniche (vanta anche collaborazioni con l’Orchestra Reale di Danimarca e la “Wiener Akademie”), suonando repertori che spaziano dalla musica antica e barocca alle prime esecuzioni assolute di musica contemporanea. E’ stato direttore del Nuovo Gruppo Italiano di Percussioni col quale ha realizzato numerosi concerti e incisioni con direttori quali Laslo Heltay, Thomas Dausgaard, Antonio Ballista, Sergio Balestracci e solisti e compositori quali Giovanni Bonato, Mario Brunello, Gert Mortensen, Ennio Morricone e Vladimir Mendelssohn. Nel 1995 fonda l’Art Percussion Ensemble composto da studenti del Conservatorio di Musica di Padova col quale si è presentato, oltre a Padova, in Festival internazionali a Copenhagen, Cracovia, Torino, Siena, Bologna e Udine. Dal 1991 al 2002 è stato docente e concertista ai Corsi Internazionali di perfezionamento per percussionisti di Portogruaro; in seguito alle ‘Vacanze Musicali’ di Sappada, ai Corsi di perfezionamento per fiati e percussioni di Spilimbergo e al Campus musicale di Udine e Bassano del Grappa. Come docente e strumentista ha svolto la sua attività all’Università di Salonicco, alle accademie di musica di Copenhagen, Cracovia, Riga, Brno, Valencia e Istanbul. Tra il 2012 e 2014 ha partecipato come docente al progetto europeo per percussioni ‘ASTAPER’ di Cracovia; nel 2015 è stato docente principale di percussioni al progetto ‘SMUG’ promosso dalla Regione Veneto per lo sviluppo della musica contemporanea tra i giovani musicisti lavorando su partiture di G. Grisey, E. Varèse, K. Stockhausen e Y. Xenakis e nel 2016 al Festival di Percussioni di Gdansk (PL). Ha collaborato con artisti di fama internazionale suonando tra gli altri con Marta Argerich, Raymond Gujot, Gert Mortensen, Astor Piazzolla, Ney Rosauro. Nel suo repertorio solistico vanta l’esecuzione e la registrazione di opere di Keiko Abe, John Beck, Klaus Peter Bruchmann, Stefano Bellon, Giovanni Bonato, Paul Creston, Gordon Jacob, Askell Masson, Minoru Miki, Alfred Reed, Yoshioka Takayoshi, Tsuneya Tanabe, Yannis Xenakis. Dal 1993 è docente di strumenti a percussione al Conservatorio di musica di Padova.

Fondato e diretto da Massimo Pastore, docente di percussioni al Conservatorio di Padova, l’Art Percussion Ensemble vanta una considerevole attività concertistica all’interno di vari Festival Internazionali in Italia e all’estero. Ha collaborato con solisti e direttori di fama internazionale quali Emmaneul Sejourné, Bernhard Wulff, Ney Rosauro, Martin Opršál e Makoto Nakura. L’ensemble è stato invitato dagli Amici della Musica di Padova per eseguire ‘Les Noces’ di Igor Stravinskj e i ‘Canti di Prigionia’ di Luigi Dalla Piccola. Nel panorama internazionale si è esibito alla Hochschule di Freiburg, all’Accademia Reale di Danimarca a Copenhagen e ai festival di Percussioni di Brno e Zagabria, presentando prime esecuzioni dei compositori italiani Stefano Bellon, Giovanni Bonato, Edoardo Gioachin; dal 2012 al 2014 il gruppo ha partecipato al progetto europeo Astaper svoltosi a Cracovia in Polonia in collaborazione con i gruppi di Cracovia, Valencia e Friburgo. Il gruppo, costituito integralmente di studenti, opera costantemente un rinnovamento dell’organico e del repertorio proponendo ogni anno dei nuovi progetti musicali; nell’ambito del progetto SMUG 2015 il gruppo è stato invitato nelle Rassegne di Ex-novo a Venezia e del Centro d’Arte a Padova per presentare opere di Luigi Nono, Gerard Grisey, Edgard Varése, Karlheinz Stockhausen e Iannis Xenakis. Nel 2011 è uscito il CD doppio “Light & Dark” in cui viene presentata una raccolta delle migliori registrazioni effettuate dal gruppo tra il 2004 e il 2010.

L’associazione Taverna Maderna, finalizzata all’organizzazione di attività musicali e culturali, si è costituita nel 2019 a Padova per l’iniziativa di un gruppo di giovani compositori, interpreti e musicologi padovani e veneti. Ha iniziato le sue attività nel corso della stagione musicale 2019/2020 evidenziando da subito la propria capacità di fare rete con le altre organizzazioni musicali e culturali cittadine attraverso una serie di progetti e collaborazioni. La prima stagione di musica da camera dell’associazione si è svolta sotto il patrocinio del Comune di Padova e ha previsto nove concerti con artisti padovani, veneti, italiani e internazionali in luoghi diversi tra loro quali teatri, chiese, librerie, locali e circoli culturali, in collaborazione con altre associazioni quali Circolo Nadir, Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, Parco Prandina, Circolo Culturale Carichi Sospesi. Con il progetto BarTolomeo Taverna Maderna ha inaugurato una collaborazione con il Festival Cristofori e ha partecipato alla realizzazione di tre concerti notturni con musiche composte per l’occasione, mentre con il progetto In Touch ha avviato una serie di pubblicazioni di musica on-line per proseguire la propria attività artistica durante il periodo della pandemia Covid-19. Nell’estate 2021 l’associazione, oltre ad aver proseguito la propria attività concertistica intrecciando nuove collaborazioni con Yucca Fest e con gli Amici della Musica di Padova, ha organizzato il suo primo Festival a cui sono stati invitati numerosi artisti della scena italiana sperimentale.

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