DUO DUBOIS

7 Febbraio 2020 – Ore 18:00

 

Libreria La Forma del Libro – Via XX Settembre 65, Padova

Foto di Nina Marranconi

Duo Dubois
Alberto Cavallaro, sassofoni
Federico Tramontana, percussioni

Libreria «La forma del libro»
Via XX Settembre 65, Padova
Ore 18.00

Ingresso ad offerta libera

Con il patrocinio del Comune di Padova.
Iniziativa parzialmente finanziata con i fondi dell’Università di Padova destinati alle attività culturali degli studenti.

– Maria Teresa Treccozzi, Orazion picciola per sassofono soprano, tamburo ed elettronica, 2019
– Michael Maierhof, Splitting 25.3 per un performer ed elettronica, 2015
– Maurizio Azzan, Tutte le estensioni dell’aura per sassofono soprano, set di percussioni ed elettronica, 2019
– Salvatore Sciarrino, Canzona di ringraziamento, versione per sassofono a cura di Alberto Napolitano, Ricordi 2019
– Matthew Shlomowitz, Letter Piece 5: Northern Cities per due performer, 2008

Lavorare a stretto contatto con i nuovi compositori più interessanti. Tradurre in suoni il loro pensiero nel miglior modo possibile. Creare nuovo repertorio per una formazione inconsueta. È questa la vocazione del Duo Dubois, che si esibirà il prossimo Venerdì 7 Febbraio alle 18.00 nella sala sul fiume della libreria La Forma del Libro in via XX Settembre per la stagione 2019/2020 dell’associazione Taverna Maderna.

Il Duo, composto da Alberto Cavallaro ai sassofoni e Federico Tramontana alle percussioni, è nato da pochi anni ma è già un punto di riferimento per la freschezza delle musiche che propone e per la cura e il coinvolgimento con cui le presenta al pubblico. Recentissima è l’uscita del loro primo disco, «SÚSU», per l’etichetta EMA Vinci Contemporanea: un’ora di brani nuovissimi da loro commissionati, alcuni dei quali si potranno ascoltare a Padova in occasione del loro concerto per Taverna Maderna.

È il caso di Orazion picciola della compositrice e sound artist Maria Teresa Treccozzi, nel quale sax e tamburo si confondono e dialogano tra loro scambiandosi di ruolo: il sassofono diventa percussione e il tamburo suona, parla, soffia e canta come se fosse un sassofono. Un continuo interscambio dal quale emerge, verso la fine del brano, una curiosa citazione. Ma è anche il caso di Tutte le estensioni dell’aura di Maurizio Azzan, giocato sulla fusione di quattro diverse fonti sonore fino al punto di non poterle più distinguere l’una dall’altra: è la ricerca di un equilibrio necessariamente instabile, precario, che dà origine ad un’unica massa sonora cangiante.

Del compositore tedesco Michael Maierhof, noto per la sua predilezione per gli oggetti sonori insoliti, i sistemi oscillanti e gli attuatori meccanici, verrà eseguito il brano Splitting 25.3 per tre bicchieri di plastica, corde di nylon ed elettronica. Un lavoro a cui i lunghi silenzi, importanti quanto la parte sonora, danno un particolarissimo respiro meditativo. Sul silenzio, sul quasi-silenzio e sulle sue transizioni verso il suono si basa anche la musica di Salvatore Sciarrino, fra i più importanti compositori viventi, del quale ascolteremo Canzona di ringraziamento nella versione per sassofono di Alberto Napolitano. Un unico flusso timbrico che conduce il pubblico ad un ascolto attentissimo e concentrato.

Il brano conclusivo, infine, appartiene al filone della musica-performance, a carattere procedurale, che abbiamo già avuto modo di apprezzare nei precedenti concerti della stagione. Si tratta di Letter Piece 5: Northern Cities di Matthew Shlomowitz, parte di una serie in progress di partiture che combinano il suono con l’azione fisica dei performer. Un linguaggio quasi improvvisativo nel quale la struttura del brano è decisa dal compositore, ma il contenuto sonoro è una continua sorpresa.

Alberto Cavallaro, sassofonista, inizia gli studi con Roberto Armocida e si laurea a pieni voti con Francesco Marini a Vibo Valentia. Studia poi al CRR di Cergy-Pointose nella classe di Jean Yves-Fourmeau. Attualmente è studente a Milano nella classe di Mario Marzi. Si è perfezionato con Claude Delangle (CNSM di Parigi), Alexandre Doisy (CRR di Grenoble), Christian Wirth (CRR Paris), Daniel Gauthier (Hochschule di Colonia), ecc. Ha collaborato con: l’Ensemble interazionale di sassofoni “Saxovoce” diretta da Jean Pierre Ballon, l’Orchestra Antonio Vivaldi, l’orchestra “Civica” di Milano e nel 2019 con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Federico Tramontana, percussionista, si diploma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore a Vibo Valentia con Vittorino Naso. Nel 2019 conclude gli studi “con menzione/distinzione” nel Master of Arts in Music Performance presso l’Hochschule der Künste di Berna con Bria Archinal, Jochen Schorer e Christian Hartmann.
Impegnato profondamente nella musica contemporanea, esegue brani di Stockhausen, Cage, Leroux, Billone, Battistelli, Xenakis ecc. Ha collaborato con il compositore danese Simon Steen-Andersen. Si è esibito per importanti festival: Concert in Progr – Bern (CH), HKB GEHT AND LAND Burgdorf (CH), Kunstmuseum Bern (CH), Milano Musica Festival (IT), Soneumus Festival Sarajevo (BA), Infected by Noise –Festival Wege der Wahrehmung Lucerna (CH), Forum Kammer Musik (CH), ecc.

IN COLLABORAZIONE CON

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Foto di Nina Marranconi