Giulio Tosti: NEBULA

12 Settembre 2021 – ore 17.00

 

Chiesa di S. Antonio Abate – Collegio universitario don Nicola Mazza

12 Settembre 2021
Nebula
Giulio Tosti, organo meccanico
Chiesa di S. Antonio Abate
Collegio Universitario Don N. Mazza
Via Savonarola, 176 – Padova
ore 17.00

Ingresso libero
Prenotazioni: per e-mail a info@amicimusicapadova.org
In collaborazione con CIDIM e associazione In chordis et organo – Collegio Don Mazza
Iniziativa parzialmente finanziata con il contributo dell’Università di Padova sui fondi previsti per le Iniziative culturali degli studenti.

Il prossimo 12 Settembre, sul bellissimo organo Zanin in stile tedesco della chiesa di S. Antonio Abate presso il Collegio Don Mazza, l’organista romano Giulio Tosti si esibirà in un concerto solistico dalle sonorità inedite e non convenzionali. Il suo progetto, ospitato nella stagione di Amici della Musica e Taverna Maderna, si chiama «Nebula» ed è frutto di un lavoro di ricerca sulle possibilità sonore degli organi a trazione integralmente meccanica. Una lunga meditazione che trasformerà lo spazio acustico della chiesa in una galassia di suoni in trasfigurazione, trasportandoci in mondi musicali molto lontani dalla musica organistica tradizionale.

Fasce di accordi, battimenti, monodie espressive, ritmi ipnotici. Ma anche suoni al limite dell’udibile, prodotti mediante piccole variazioni dell’aria distribuita nelle canne. Sono queste alcune delle sonorità che avremo occasione di sperimentare la prossima domenica 12 Settembre alle 17.00 nella chiesa di S. Antonio Abate del Collegio Universitario Don Mazza in via Savonarola (Padova). In programma «Nebula», progetto dell’organista romano Giulio Tosti dedicato all’esplorazione delle possibilità sonore degli organi a trazione integralmente meccanica. Una meditazione che trasformerà lo spazio acustico della chiesa in una galassia di suoni in trasfigurazione, trasportandoci in mondi musicali molto lontani dalla musica organistica tradizionale.

Nell’organo meccanico l’azione del musicista sui tasti e sulle leve è in grado di modulare direttamente il flusso dell’aria nei diversi registri, senza l’intervento di elementi automatici. Attraverso l’utilizzo di tecniche estese legate alla variazione dell’aria distribuita nelle canne, alle micro variazioni di pressione dei tasti e all’utilizzo di tecniche percussive (desunte anche da manuali di batteria), Giulio Tosti trasforma l’organo a canne in una vera e propria macchina dei suoni, con effetti spesso molto lontani dal normale repertorio organistico e dalla musica classica in generale.

L’organo è uno strumento molto speciale poiché il suo suono è costruito nell’architettura che lo ospita. Proprio per questo Tosti non concepisce il suo lavoro come una composizione scritta, ma come un’estesa improvvisazione in grado di adattarsi alle caratteristiche sonore dello spazio entro il quale avviene. Caratteristiche, come il riverbero, che sono influenzate anche da chi ascolta: il pubblico fa parte a tutti gli effetti dell’avvenimento sonoro, ogni volta unico, e l’organista è tanto esecutore quanto ascoltatore, il suo orecchio e il suo spirito sono intimamente legati al momento presente.

Il concerto si svolge all’interno della programmazione di Amici della Musica di Padova e di Taverna Maderna, associazione padovana dedita alla creazione e alla diffusione della musica e dell’arte sonora e performativa di oggi. Le capienze saranno ridotte per motivi di sicurezza.

Giulio Tosti (1990) comincia i suoi studi al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli nella classe del maestro Roberto Canali. Nel 2017 ottiene il diploma di vecchio ordinamento di Organo e Composizione Organistica, riportando il voto di 10/10, lode e menzione speciale della commissione. Tra il 2013 e il 2014 frequenta il corso di Improvvisazione Organistica al Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma sotto la guida di P. Theo Flury , organista titolare del monastero di Einsiedeln. E’ stato inoltre studente dell’ ESMD (École Supérieure Musique et Danse Nord de France) nella classe d’organo di Sophie Rétaux. Tra il Settembre e Dicembre 2017 presta servizio come Professeur d’Orgue nella Scuola di Musica di Comines (Lille, Francia). Dal 2018 lavora presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi (ex Discoteca di Stato), svolgendo la mansione di indicizzatore ed entrando a contatto con la ricchissima e storica collezione di reperti audio storici dell’Istituto (raccolte etnomusicologiche AELM ed altri).
Nel 2017 ottiene il Primo Premio Ex Aequo al Concorso Internazionale “Xavier Darasse” di Tolosa, ad oggi unico italiano ad aver riportato un Primo Premio in questo concorso. Vince inoltre una delle due Borse di Studio al Concorso Organistico Internazionale Rino Benedet di Bibione (VE) nell’ edizione del 2015 per la categoria degli organisti non diplomati.
Si esibisce in numerosi festival tra cui: Orgel Matinée nel Duomo di Fulda in Germania nel 2019, “Les concerts de St François” 2018 a Losanna in occasione dell’ installazione artistica “Musica degli uccellini” nella chiesa S. François,”Bologna città degli organi” 2018 di Bologna, “Concerti d’organo” 2018 di Fano, “Oloron Orgues” 2018 a Oloron Sainte-Marie.
Accanto al repertorio tradizionale Giulio sviluppa anche progetti sperimentali: nel 2019 crea Nebula, un progetto solista di creazione estemporanea che esplora universi sonori inediti e non convenzionali, attraverso l’utilizzo di tecniche estese, trasformando l’organo in una vera e propria “macchina dei suoni”. Nel 2019 Giulio si esibisce all’organo positivo nell’ensemble formata da Markus Stockhausen, Daniele Roccato, Ettore Fioravanti ed altri musicisti in occasione della XIII edizione di “Percorsi Jazz” (Conservatorio Santa Cecilia di Roma) diretta da Paolo Damiani. Nel 2018 crea un progetto collettivo di tipo acustico con il nome di Arskimera (organo positivo, flauto traversiere e contrabbasso) che si pone come obiettivo la rielaborazione del repertorio antico e dell’improvvisazione “libera” derivata dal repertorio di musica contemporanea.
Compone musica per organo solo, organo e altri strumenti, musiche per l’immagine e per il teatro. Partecipa a masterclass tenute da Domenico Severin (2013, Champagne, Francia) e Roberto Canali (2012, Rieti). Riceve lezioni da maestri del calibro di Jean Guillou, Jean-Paul Imbert e Thierry Escaich. Segue masterclass e seminari sull’improvvisazione tenuti da Daniele Roccato, Roscoe Mitchell e Gianni Trovalusci, spaziando anche nel mondo dell’improvvisazione accostata alla danza contemporanea.

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